La scherma
sportiva è uno sport
olimpico di opposizione a contesto aperto
che consiste nel combattimento leale
tra due contendenti armati di spada, fioretto o sciabola.
Lo sport trae origine dall'arte
marziale denominata scherma
tradizionale. L'etimologia
italiana della parola scherma porta con se il significato di questa disciplina;
essa deriva infatti dal longobardo "Skirmjan" che significa proteggere, coprire
(stessa etimologia della parola schermare). Ciò è probabilmente collegato al
concetto dell'uso della spada non come strumento nato per colpire, ma come
strumento puramente difensivo. La disciplina di scherma quindi si basa nel
disporre la propria arma come difesa/schermo fra se e l'avversario. Rimane
invece dubbia l'etimologia del termine arcaico scrimia con cui attualmente si
indica la disciplina di scherma antica nell'ambito delle arti marziali.
Probabilmente si tratta della fusione, nel periodo di predominanza spagnola
della penisola, del termine italiano scherma con l'analogo spagnolo esgrima. In
ogni caso il termine scherma appare affermato nei trattati che parlano della
disciplina a noi pervenuti già a partire dagli inizi del '500, mentre compare
per la prima volta il termine scrimia in un trattato italiano di fine '500
(Dell'Arte di Scrimia - 1572). La scherma si divide in tre particolari
discipline che utilizzano altrettante armi differenti: il fioretto, la sciabola
e la spada. Le tre armi si differenziano per il tipo di lama e per il bersaglio
da colpire, che, nel caso del fioretto è il tronco e la schiena ad esclusione di
testa, braccia, gambe, nella spada é l’intero corpo del’avversario, mentre nella
sciabola il busto, la testa e le braccia. La durata di un singolo match tra due
schermitori detto "Assalto" è molto limitata: nei gironi eliminatori, vince chi
arriva a 5 punti "stoccate" nel tempo massimo di tre minuti mentre in un match
di eliminazione diretta, vince chi arriva a 15 stoccate nei 3 tempi da 3 minuti
(intervallati da 1 minuto di pausa in cui l´allenatore può dare consigli tecnici
al proprio atleta) a disposizione. Nel caso in cui il tempo scada prima delle 5
o 15 stoccate regolamentari, la vittoria viene assegnata allo schermitore in
vantaggio. In caso di parità allo scadere del tempo, viene dato dall´arbitro un
ulteriore minuto supplementare nell´arco del quale, lo schermitore che porterà a
segno la stoccata viene giudicato il vincitore dell´assalto. Si riesce a captare
quando un concorrente "tocca" l’avversario grazie ad un circuito inserito nella divisa bianca del
concorrente, nelle parti considerate bersaglio, collegato ad una luce colorata
che emette un suono acustico. Tale luce risulta di colore bianco nel caso di
stoccata portata su un bersaglio considerato non valido. Le donne sono ammesse
alle discipline del fioretto la spada e da qualche anno, anche la sciabola.
Le diverse discipline sono:
· Fioretto individuale
e a squadre
· Sciabola Individuale
e a squadre
· Spada individuale
e a squadre
FIORETTO
Il fioretto, arma di punta o "Stocco" (da qui la
stoccata cioè il colpo portato a toccare il bersaglio) è forse l'arma più
elegante; ha una coccia (parte arrotondata che copre la mano e la isola dalla
lama) molto piccola e leggera poiché la mano non é bersaglio valido e quindi
non é necessario difenderla dai colpi avversari. La lama di 90 cm di lunghezza,
ha una sezione quadrangolare che si rastrema verso la punta. Il punto di
variazione di sezione della lama costituisce il limite tra i cosiddetti
"gradi forti" e "gradi deboli" della lama. Il fiorettista è
un atleta riflessivo e coordinato, che necessita più di agilità e di buone
capacità tattiche che di una massa muscolare troppo imponente; proprio per
questo e per la precisione dei movimenti di coordinazione braccio-gambe
necessari a colpire il bersaglio ridotto (parte colorata in rosso) , il
fioretto é considerato la base per chi inizia il viaggio nel mondo della
scherma agonistica. Il bersaglio del fioretto, coperto da un giubbetto
conduttivo (generalmente di colore metallizzato o d´orato), comprende il busto
e la schiena escluse braccia, gambe e testa, e può essere colpito solo con la
punta del fioretto. Inoltre nel fioretto vige la "convenzione": si
tratta di una serie di regole che disciplinano l'attribuzione del punto:
all'atleta che attacca per primo l'avversario o a quello che, subito un
attacco, para il colpo e risponde a sua volta. In caso di attacco simultaneo,
il punto non viene attribuito: anche per stabilire questo, il ruolo del giudice
di gara è fondamentale in quanto deve ricostruire l'azione che si é svolta fino
al suo alt ed assegnare il punto secondo le regole della convenzione. Nel
fioretto si tocca l'avversario con la punta dell'arma, che ha sulla sommità un
bottone sostenuto da una molla: per segnalare il colpo (accensione della luce
colorata) deve essere esercitata sulla punta, una pressione di almeno 500
grammi. Storicamente il fioretto, arma più leggera, veniva utilizzato dai
cadetti militari al posto della spada (vera arma del duello all´ultimo sangue)
per esercitarsi all´arte dei duelli, in cui la tenzone terminava solo alla
morte di uno dei due contendenti: il bersaglio valido è infatti ancora oggi
rappresentato dagli organi vitali, e portare a segno una stoccata in tale sede
era quasi sicuramente fatale; per questo motivo il doppio colpo cioè il colpo
portato contemporaneamente da tutti e due gli schermitori avversari, viene
considerato nullo perché simula la morte di entrambi i contendenti e quindi la
mancanza di un vincitore.
SPADA
La spada è l'arma forse più praticata, oltre ad essere
quella più rappresentativa del duello; è un arma di punta (come il
fioretto, per cui i colpi potati con la lama sono inefficaci) con una coccia
(parte che difende la mano) molto larga per riparare meglio la mano (parte
valida) ed é una disciplina molto tattica e complessa, poiché il bersaglio da
colpire comprende tutto il corpo, nulla escluso; quindi alla possibilità di
colpire l´avversario su un bersaglio molto vasto corrisponde altresì la
possibilità di essere colpiti più facilmente. La tecnica e la tattica della
spada allora consistono in azioni tendenti a mantenersi sia a distanza di
sicurezza dai colpi avversari che a trovare il momento più opportuno per
penetrare la difesa avversaria (anche su bersagli avanzati come il braccio, la
mano, la gamba o il piede) al fine di colpire lo schermitore evitando, se
possibile, la sua reazione con il conseguente colpo doppio; a differenza del
fioretto il colpo doppio é considerato valido (in caso di colpo doppio,
cioè di colpo valido portato contemporaneamente da entrambi gli
schermitori, l´arbitro assegna un punto a ciascuno). Anche nella spada si può
colpire solo di punta: come nel fioretto sulla sommità dell'arma c'è un bottone
che crea un contatto con le lampadine di segnalazione nel caso venga esercitata
da una pressione di almeno 750 grammi sulla punta. Ciò per evitare che piccoli
sfioramenti anche casuali della punta troppo sensibile con il bersaglio
avversario, possano segnalare il punto non portato correttamente. La bellezza
della spada e la sua facilità di comprensione rispetto alle altre due armi,
dipende anche dalla mancanza della convenzione che la rende più simile al
duello reale e allettante soprattutto per i neofiti. Alla spada si deve il
tradizionale colore bianco della divisa da scherma: infatti i duelli combattuti
con la spada erano al "primo sangue": qualsiasi ferita da cui uscisse
sangue, su qualsiasi parte del corpo, determinava l'interruzione del
combattimento e la sconfitta del duellante ferito. Per meglio evidenziare
queste ferite era richiesto vestirsi integralmente in bianco.